Torrente immissario del Lago di Como deve il suo nome alla colorazione assunta dalle acque nei moenti di piena a seguito di forti piogge; si ipotizza anche un possibile ulteriore rinforzo nel volume d’acqua da un presunto bacino glaciale localizzato nelle viscere della catena montuosa delle Grigne.
Fu studiato fra l’altro da Leonardo da Vinci a cui era noto con il nome di “Fiumelaccio”.